venerdì 13 gennaio 2012

E' meglio accendere una candela, piuttosto che maledire il buio. - Lao-Tze


Mi è arrivata la solita telefonata anonima. I pensieri hanno iniziato a correre veloci e le mani sono diventate impazienti.
Dato che al momento ho più di una persona che mi chiama col numero anonimo, non so quale delle diverse persone fosse.
Da quando non ti desidero più, mi sento spaesata: era così disgustosamente comodo essere assuefatta.
Risvegli. Non mi riconosco più, non so bene chi sono. Forse non so più chi sono stata: quella degli ultimi cinque anni non posso essere stata io. Sto rinascendo. Mamma, sto nascendo per la terza volta, e sarò migliore, farò del mio meglio per essere migliore. E comunque starò meglio, l'ho promesso a me stessa.
Come sempre, su questo blog scrivo alla rinfusa, per scelta, non vi voglio impeccabilità e stucchevolezza, desidero che sia un luogo in cui pensare confuso e scrivere peggio, come quando si parla ad alta voce ed in modo inconcludente.
C'è stato un momento della mia vita in cui ho deciso di chiudere con le donne. In realtà, mi eccitano più degli uomini ma, oltre al desiderio smisurato di cazzo (di carne, non finto), la mia scelta è stata basata sull'impossibilità di avere una relazione equilibrata e duratura con una persona del mio stesso sesso.
Una donna ha bisogni e pretese che, nel giro di poco tempo, diventano insostenibili: le gelosie, le ossessioni, l'attaccamento morboso, l'essere invadenti sempre e comunque, ad oltranza, il loro smisurato bisogno di affetto e di conferme continue, l'esclusività (essere sempre e solo in due ed isolarsi dal resto del genere umano), il fare perennemente progetti futuri per un arco di tempo minimo di venticinque anni. Poi, ci sono quelle ancora peggio: quelle che fingono di non essere nulla di tutto quello che ho descritto per, alla fine, rivelarsi identiche alle altre, quando non maggiormente problematiche.
"Veniamo su questa terra per vivere, non per imparare a farlo. Ci si sente vivi davvero nel momento in cui la smettiamo di raccontarci bugie, cominciando ad essere veramente noi stessi.".
Il mio ex toy boy, che spia di continuo la mia fan page Facebook ed il mio blog, l'altro pomeriggio, davanti ad un gelato, mi ha detto: "Spesso immagino che tu e Max torniate insieme, così torneresti anche con me.". Mentre prima sperava solo che liquidassi velocemente l'Old Man dalla mia vita, ora sa che io e lui potevamo esistere solo in quella condizione, e che se arrivasse un terzo, resteremmo in due e non in tre.
Questo ragazzino è meraviglioso, anche se ha iniziato a crescere troppo in fretta, con l'idea di avvicinarsi (o provarci) di più al mio essere donna. Invece, io di lui amo proprio la sua giovinezza, la leggerezza, il suo vestirsi da ventenne, e senza la cravatta.
"Tu mi hai reso la vita più bella", mi ha detto, ed io ho pensato di non essermelo sentito dire da Denim, ad esempio.
Io e il toy boy avevamo pensato di trasferirci per tre/quattro mesi in un'altra nazione: l'indecisione era tra Francia, Danimarca, Germania (in extremis, anche USA). Lo avevo proposto anche a Max, di venire via con noi.
In sintesi: stavo cercando di complicarmi ulteriormente l'esistenza.
Sono ancora indecisa se sia meglio star sola al posto di stare con l'uomo sbagliato, o se sia meglio avere un uomo sbagliato con cui cazzeggiare a lungo in questa vita. Mi avvantaggia il non credere nell'anima gemella, ma solo negli "amici di gioco".
Nel mese di Dicembre sono stata accusata di non sapere cosa voglio, e di non "essere pronta"; invece, io so alla perfezione ciò che voglio, e l'essere o meno pronta dipende esclusivamente da quanto la persona che ho di fronte m'ispiri fiducia, stabilità mentale, zero ossessioni. Vuoi essere il mio uomo, in una relazione di vario genere che sia? Dimostrami che non scappi dietro alla prima che ti passa sotto il naso.
L'altra sera, il toy boy ha portato cibo cinese e un libro da leggere: abbiamo cenato e poi ho letto per lui, sino a quando non si è addormentato.
Riflessioni:
A periodi, tra me e Max diventava tutto virtuale e, al posto di un uomo in carne ed ossa, mi ritrovavo col monitor di un pc.
Una relazione è fatta di carne e fremiti, e le scopate tramite webcam sono stuzzicanti solo quando sono un gioco aggiuntivo ad un frequente scambio fisico reale. Ho bisogno di un uomo che, quando ho voglia di aver scaldato il letto, possa fare un salto da me, in qualsiasi giorno, a qualsiasi ora, anche la notte, o la mattina alle 07:00, prima di prepararmi per andare a lavoro. Ok, io vorrei scopare tutti i giorni, ma facciamo anche un giorno sì ed uno no?
Il toy boy dormiva, tenero, avvolto nel piumone, nella sua metà di letto, ed io riflettevo su quello che ho appena scritto.

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