martedì 29 aprile 2014

Essere liberi è meglio che essere ricchi. _ Nevio


Il più delle volte, rido io stessa delle cose che scrivo. L'altro giorno, disgrazia, al cellulare di mia madre ha risposto mio padre. Sono stata costretta a parlargli, e mi è tornato alla mente il vecchio post che linko sotto che, nel rileggerlo, mi ha strappato più d'un sorriso.

Se c'è una cosa che mi riesce proprio bene è... godermi la vita. Ho una propensione tutta particolare, e questo è motivo di rodimento di culo per alcuni, tipo mio padre. E non si tratta di quanti soldi si abbiano o meno, o di che genere di lavoro si faccia, bensì, il godersi la vita, per me, consiste nell'ottimizzare al massimo il tempo libero, oltre il saper apprezzare e godere le cose che si hanno e le situazioni del quotidiano.
A diciotto anni, le mie principali attività erano leggere, leggere, leggere, guardare film, masturbarmi, masturbarmi, masturbarmi, seguire tutti gli spettacoli teatrali passanti per l'intera terra sicula, ascoltare ininterrottamente musica e cantare, scrivere versi, dipingere, fare modellismo, lavorare la cartapesta, fare la doccia per svegliarmi e finire per addormentarmici sotto, girovagare per la città a tutte le ore del giorno e della notte, declamare a memoria o lette in estemporanea poesie famose e brani tratti da romanzi, danzare al ritmo dei musicisti di strada, camminare scalza anche in giro per la città, organizzare reading sempre ovunque e comunque, andare a mostre di pittura e fotografia, organizzare cineforum per chiunque mi mettesse a disposizione uno spazio. Ed ecco, non sono cambiata molto. E' nella mia indole, uno ci nasce così.
Così come a diciotto anni, continuo a credere che l'unica cosa che conti davvero sia trovare le persone giuste con cui condividere le meraviglie della vita, e godersela. Tutto il resto va preso con gran serenità e filosofia. Anche ridere di me stessa e di ciò che scrivo è un modo di tener fede al mio credo.
Dunque, eleggo questo mio vecchio post a manifesto deliriumiano:

"A caccia di un'emozione unica ed irripetibile, come ogni emozione possibile."

http://deliriumdoll.blogspot.it/2011/09/this-is-our-decision-to-live-fast-and.html


Le Sinfonie del Mondo (rumori rumori rumori... rumori per me)


Non vivo nel mondo ma, in una stanza di nome Marzia.
Poiché a dare un nome al mio corpo ci pensarono a suo tempo i miei genitori, io decisi di dare un nome alla mia essenza, al tutto che sono, scegliendo il nome di Delirium. Delirium: ciò che è apparentemente lontano, si è riunito in me.
I rumori, come i sorrisi e le lacrime, parlano una lingua universale.
Li adoro, i rumori, sono la musica che accompagna ogni attimo delle mie giornate. Non servono iPod, smartphone, auricolari, loro sono lì, i rumori. Aguzzo l'orecchio, e li trovo, sono lì, sempre presenti. In città, o in campagna, forti e prepotenti, o sottili ed impercettibili. Vivo immersa in sinfonie che accompagnano tutti i singoli istanti, la colonna sonora dell'esistenza.
Quando ho voglia di musica, sintonizzo il mio orecchio su ciò che ho intorno, e cerco la mia musica nell'aria. Anche il silenzio fa rumore, lo sai? L'ho sentito. Il rumore del silenzio.
La musica è ovunque. E' dentro, prima che fuori.
Una canzone si ripete sempre uguale, da un CD, o da un mp3, mentre le sinfonie dei rumori sono illimitate e uniche, mai si ripeteranno uguali.
"Ha sempre bisogno di musica colui che non è all'altezza di comprendere il silenzio", scrissi sul mio Doppio, il 31 Maggio 2013.
Come potrei spiegarti questo, potresti capirlo?

Animali di città, 2006-2007, Siracusa


martedì 8 aprile 2014

C'è una vita da vivere


"C’è una vita da vivere, ci sono delle biciclette da inforcare, marciapiedi da passeggiare e tramonti da godere. La Natura insomma ci chiama, egregio Editore; e noi seguiamo il suo appello.", Cesare Pavese.


venerdì 4 aprile 2014

Sono Jasad B, e ti dico svegliati svegliati alla vita


Balla, balla e balla,
balla u tavulinu, tinemuni pi’ manu
Balla, balla e balla,
e balla u tavulinu, le mani vicinu
Cu si? cu si? ci si? …e aunni si?
Ciao, sono Jasad B, e ti dico svegliati
svegliati alla vita.
Ma senti il profumo dei fiori, gli usignoli cantare?
il colore del mare, svegliati non dormire,
la vita è sentire, toccare, amore, amare…
Balla, balla e balla che la vita è bella!

Isola

giovedì 3 aprile 2014

Tutto quello che volevo


Tutto quello che volevo
era di andare da qualche parte.
Tutto quello che volevo era qualcosa di
nuovo, non qualcosa di speciale.

Mark Twain

"Il sogno", Pablo Picasso

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In autobus, chiacchiero con un tipo che ha un bambino di due anni nel passeggino, iniziamo a parlare proprio perché mi metto a giocare col piccolo. Scendiamo alla stessa fermata e il tipo insiste a lungo perché gli lasci un mio qualsiasi contatto. Gli do la mia mail-spazzatura, cioè l'indirizzo che uso per tutte le persone fastidiose.

Ci sono uomini che pensano ancora di poterti attrarre con mail di questo tipo:

mail n.1:
Hola, ciao ******, ecco la mia mail! Un beso e buona..vita comunicante!
Ogni tanto, sull'autobus ci s'imbatte in persone che non disdegnano dialoghi che vanno oltre il "non esiston più le mezze stagioni"..

dato che non rispondevo, mail n.2:
Buenos dìas, ******, come stai?
Anche tu, a quanto pare, sei una presenza eterea, compendiosa e sinottica, come me, qui nell'etere... [usare vocaboli complicati a cazzo per fare colpo]

gli rispondo, con delle scuse banali per scrollarmelo di dosso, dicendo che uso poco internet e guardo poco la mail, e lui, mail n.3:
Sottoscrivo e concordo a pieno quanto, da te, scritto, agraciada ******! La vita scorre e irrora linfa vitale nella sfera del Reale, non di certo su un asettico e impersonale strumento tecnologico. Parli con uno che tiene, scientemente, spento il cellulare per gran parte della giornata..non sono una vittima abulica del Web..a proposito di questo [cogliere la palla al balzo], sempre che ti vada, compatibilmente con il tempo che abbiamo, potremmo farci due chiacchiere, di fronte ad un fumante caffè o di una traboccante birra..fammi sapere se ti va..ti auguro una buona serata.. [
usare vocaboli complicati a casaccio + dare sempre ragione per fare colpo]

la mia risposta?
Non esco con un uomo impegnato, neanche per due chiacchiere. Sono giovane, e merito il massimo. Merito anche più del massimo.

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mercoledì 2 aprile 2014

Non i beoni...


Conoscono poco le donne gli uomini che ne han godute molte.
Non sono i beoni i migliori giudici del vino.

Ugo Bernasconi



L'equilibrio


Camminare è il passo che va avanti e il piede che, fermo, resta indietro a sostenere quello che procede. L'equilibrio è cosa rara, un miscuglio di passato e futuro.

Immortale è chi


Immortale è chi accetta l'istante. Chi non conosce più un domani.
 
"Dialoghi con Leucò", Cesare Pavese.

© Conrad Roset