venerdì 16 marzo 2012

Via dei Salumi


Mutevole. Ancora, ancora una volta. Un vortice di cambiamenti interiori, mi guida verso una strada che diventa sempre più in discesa, ed io mi lascio andare ad un vento nuovo ed energico: non potrei fare diversamente, data la sua prepotenza.
Così, Delirium cambia vita ancora una volta, lasciandosi alle spalle il lungo percorso affrontato, che l'ha portata a giungere all'oggi.
Punto di partenza: ho perso cinque anni dietro ad una relazione che non ha portato a nulla.
Avendo sempre saputo cosa voglio, non sono più disposta ad accontentarmi.
Sono cambiata nell'ultimo anno, ma ancor più sono cambiata rispetto a cinque anni fa: sono pronta ad accogliere nella mia vita un uomo, e desidero trovare chi abbia voglia di accogliermi nella propria. Un uomo che sappia tenermi con sé, che sappia essere presente ma, senza assillarmi ed ossessionarmi. Desidero che abbia un corpo da usare, e dal quale farmi usare. Che sappia essere carne e che voglia fondare la nostra relazione sulla carne, una relazione fatta di sentimenti da trentenni, e non di turbe adolescenziali e di farfalle allo stomaco. Un uomo che sappia farmi compagnia nelle cose che amo, che si tratti del teatro, o delle mie lunghe passeggiate a Villa Pamphilj. Che quando viaggia, mi voglia con sé per portarsi dietro i miei sorrisi, le dolcezze, la mia carne, e non per fuggire in due dalla scomoda realtà. Che mi voglia con sé, per l'idea di possedere un pezzetto di bello del mondo.
C'è una cosa che Max riusciva a darmi, e che non troverò mai più in nessun altro, e si trattava del suo saper compenetrare i miei silenzi e la mia solitudine. Mi sono resa conto che, quella era la vera cosa che mi legava a lui. Una cosa tutta speciale che solo lui sapeva fare. L'ho persa, e sono finita per farmene una ragione.
Notavo, giusto l'altro giorno, come il mio bisogno di "spiritualità", ora che sono più serena, si stia ridimensionando, trovando uno spazio più limitato ed equilibrato.
In parte, ho paura poiché, rispetto ai passetti che facevo in passato, adesso ogni passo mi porta tre metri più in là.
E' passata la frenesia di cambiare appartamento, ma è ripresa quella di cambiare paese, non avendo più nulla che mi leghi all'Italia.
Continuamente, in questi giorni, ho riprovato le sensazioni di quando ero ospite a casa di Rossella, in via dei Salumi, a Roma. I giorni in quella casa furono gli stessi che portarono al cambiamento radicale della mia vita siciliana. Sentivo crescere in me la novità di un'esistenza nuova, e di una nuova possibilità. Significheranno qualcosa i ripetuti deja vu legati a quei giorni di cinque anni fa?