martedì 3 giugno 2014

Ho filato per te una canzone

Ho filato per te una canzone dolce come un turbante
di colomba a mezzogiorno
E mi accompagnava flebile il mio Khalam tetracorde.
Ti ho tessuto una canzone e tu mi hai sentito.
Ti ho offerto fiori selvaggi dal profumo misterioso
come gli occhi dello stregone
E il loro splendore ha la ricchezza del crepuscolo a Sagomar
Ti ho offerto i miei fiori selvaggi. Li lascerai appassire
Oh tu che ti distrai al gioco delle cose effimere?

Leopold Sédar Senghor


Quanti anni saranno passati, tre, o forse già quattro? Mi ritrovo ancora a cancellare pezzetti di te e me, cose rimaste sparse ovunque nel web. C'è chi capisce che ancor oggi soffro per catastrofi passate, e pensano che io soffra d'amore per te. Chi pensa che soffra d'amore per te, è solo che non sa nulla di D e di Sctt.
Non contava l'amarti, contava l'averti scelto. Non possedevi bene più prezioso al mondo. All'oggi, non comprendo più le mie ragioni.
"Il Tempo, che invecchia i volti e i capelli, invecchia anche, ma ancora più rapidamente, gli affetti violenti... Queste cose fanno soffrire, ma poi il dolore passa. Se la stessa vita, che è tutto, passa, perché non dovrebbero passare l'amore, il dolore e tutte le altre cose che sono solo parti della vita?", da una lettera di Fernando Pessoa a Ophélia Queiroz.
Il resoconto è che le nostre anime sono rimaste disperse nell'orrore di questa umanità. Io, tu, D, Sctt. Quanto contavo per voi? Nulla, in verità. Non siete mai tornati con fermezza e decisione sui vostri passi. Siete stati capaci solo di chiedere a questo e a quello informazioni su di me e di confidare ad amici comuni "l'ho persa, se tornassi indietro non sbaglierei di nuovo". Qualche volta un sms, una mail, o una telefonata anonima. Un uomo che ci tiene davvero, mette a ferro e fuoco il mondo, pur di riprendersi un gioiello prezioso che si è lasciato sfuggire. Voi mi avete lasciata andare ed è pazzesco incontrare Sctt, dalla Sicilia a Roma, dopo... sette? anni, e vedere le sue labbra e i suoi occhi tremare, perché avvertono ancora la nostalgia dei mesi trascorsi insieme tra libri e arte, e le nostre passeggiate davanti al portone della casa di Franco Battiato. Anch'io cado nella stessa nostalgia quando lo incontro. L'anima poliedrica a me più affine al mondo. Ma se esiste una certezza, è che io non torno indietro, mai e per nessuna ragione. La vita va avanti ed io vado avanti con lei. Il passato è passato, ed è lì che va lasciato.
La cosa peggiore, è prender parte ad un gioco di assenze reciproche a causa di errori che altri hanno commesso per loro stessi, e per te.



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